Pubblicato il 20 Gennaio 2024
Madonna è stata denunciata da due fan per aver fatto partire il concerto con due ore di ritardo.
L’inizio del live del 13 dicembre a New York era previsto per le 20:30, ma la cantante ha fatto il suo ingresso sul palco solo alle 22:30.
Lo slittamento ha causato disagi agli spettatori che si sono ritrovati, dopo lo show, con “trasporti pubblici limitati, condivisione limitata dei viaggi e/o aumento dei costi di trasporto pubblico e privato”.
Per questo si sono rivolti al tribunale federale di Brooklyn, e ora la cantante rischia la class action.
La denuncia dopo il concerto a New York
A citare in giudizio Madonna sono Michael Fellows e Jonathan Hadden, che hanno acquistato il biglietto per la tappa Barclays Center del “Celebration Tour” del 13 dicembre.
Lo slittamento dell’inizio dello show e, di conseguenza, anche della fine, ha portato loro disagi non solo nel trovare mezzi di trasporto per tornare a case in piena notte, ma anche per “prendersi cura delle proprie responsabilità familiari il giorno successivo”. Avrebbe inoltre causato “un ridotto il rendimento sul lavoro, la mattina successiva”.
Per questo i due si sono rivolti al giudice, accusando la cantante, il Barclays Center e il promotore del tour Live Nation di “pratiche commerciali inconcepibili, ingiuste e/o ingannevoli” e, facendo cominciare in ritardo l’esibizione, di aver fatto “un esercizio sfrenato di false promesse”.
Il rischio di una class action
Per Madonna ora si profila il rischio di una class action. La pop star sarebbe solita a salire sul palco molto più tardi rispetto a quanto indicato sul biglietto.
Quanto accaduto a New York il 13 dicembre si sarebbe ripetuto anche nelle due serate successive, e in molti si sarebbero indignati.