Pubblicato il 3 Gennaio 2025
Tornato a Palermo dal 22 al 29 dicembre l’ergastolano Salvatore Rotolo.
Salvatore Rotolo, 68 anni, l’assassino del professor Paolo Giaccone, medico legale dl Policlinico di Palermo, ha ottenuto un permesso premio dal giudice di sorveglianza di Livorno e ha trascorso una settimana a Palermo, dallo scorso 22 al 29 dicembre.
La notizia è stata diffusa da Repubblica-Palermo. L’omicidio del professore Giaccone avvenne l’11 agosto 1982, Rotolo fu condannato all’ergastolo al primo maxiprocesso per questo e altri omicidi e sta scontando la pena nel carcere di Porto Azzurro.
Il provvedimento del giudice di sorveglianza
Il giudice di sorveglianza di Livorno ricorda nel suo provvedimento che dal 2019 anche i mafiosi irriducibili possono essere ammessi ai benefici penitenziari, come stabilito dalla Corte costituzionale, purché vengano escluse “l’attualità della partecipazione all’associazione criminale” e “il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata”.
L’omicidio di Giaccone fu deciso dai capimafia perché il professore rifiutò – nonostante le minacce – di modificare la perizia che attribuiva al boss Giuseppe Marchese l’impronta ritrovata sulla Fiat 128 utilizzata dai killer della strage di Bagheria del 25 dicembre 1981 nella quale furono uccisi tre esponenti delle cosche perdenti e un passante.
L’amara dichiarazione di Milly Giaccone, figlia del professore ucciso
“Sentire che il killer di mio padre ha avuto un permesso premio mi inquieta, mi amareggia – dice Milly Giaccone, la figlia del medico legale ucciso -, anche se è una notizia che non mi sorprende. Purtroppo la figura di mio padre non è molto ricordata. Resta una figura scomoda per la sua intransigenza nel mondo delle professioni e forse c’è ancora un pezzo di verità sul delitto che non conosciamo”. Foto wikipedia