Lo ha annunciato la sua famiglia.
Mohammadi, che si batte in particolare contro l’obbligo dell’hijab e la pena di morte in Iran, inizierà uno sciopero della fame “in solidarietà con la minoranza religiosa bahai”, hanno annunciato suo fratello e suo marito durante una conferenza stampa nella capitale norvegese alla vigilia della cerimonia del Nobel.
Intanto le autorità iraniane hanno impedito di partire per Parigi per ritirare il Premio Sakharov ai genitori e al fratello della 22enne Mahsa Amini, la giovane curda-iraniana morta l’anno scorso mentre era sotto la custodia della polizia morale per avere indossato il velo non correttamente.
Il premio è stato assegnato postumo alla giovane vittima.
Lo ha dichiarato all’Afp l’avvocato della famiglia in Francia.
“Ai familiari è stato vietato di salire sul volo che li avrebbe portati in Francia nonostante avessero il visto”, ha detto Chirinne Ardakani.
“I loro passaporti sono stati confiscati”, ha aggiunto.
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