A Catania i muri delle scuole si riducono così. E non si interviene, anche quando il maltempo si ripresenta furioso così come nei precedenti eventi che hanno messo in ginocchio il territorio etneo.
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Siamo a Librino, quartiere della periferia del capoluogo etneo. Quello che vedete è il plesso in viale Moncada dell’Istituto Comprensivo Fontanarossa e il muro di cinta è ancora in quello stato.
Dopo il crollo di sue settimane fa, nessun intervento è stato compiuto.
E ieri su Catania si è abbattuto l’ennesimo nubifragio. Quello che ha rievocato le tragiche ore vissute di recente, quando la città e la provincia sono state travolte da un’alluvione in cui tre persone hanno perso la vita.
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Oggi le scuole a Catania sono chiuse perché, ha spiegato ieri sera il sindaco Salvo Pogliese con un post su Facebook, “Le intense piogge della giornata odierna che si protrarranno, e l’allerta ARANCIONE sulla Città, sentito il Prefetto, mi inducono a SOSPENDERE L’ATTIVITÀ DIDATTICA per domani, venerdì 12 novembre. La vicenda del Boggio Lera e la tragedia sfiorata dimostrano come la prudenza non sia mai troppa, soprattutto a seguito di un’allerta della Protezione Civile che ci avvisa del pericolo. Le verifiche nelle scuole continueranno e saranno sempre più accurate e approfondite, anche con iniziative specifiche, come annuncerò nei prossimi giorni. Non amo chiudere le scuole a cuor leggero, ma sento forte, prima di tutto, la responsabilità nei confronti dei nostri ragazzi e ragazze, da Sindaco e da genitore”.
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Ma la tragedia sfiorata non è il primo campanello d’allarme, così come dimostra anche il crollo, ci riferiamo soltanto a episodi più recenti, avvenuto nella scuola di Librino.
Ecco perché si attende con impazienza di sapere quali siano le “iniziative specifiche” per verifiche “sempre più accurate e approfondite” preannunciate da Pogliese.
Perché in alcuni plessi ecco come sono andate le cose finora, così come ci racconta un collaboratore scolastico: ” A me, così come ad altri colleghi del personale Ata assunto in altre scuole, dopo la scorsa alluvione è stato chiesto di fare un controllo delle strutture dove operiamo e di segnalare tutte le anomalie ai rispettivi dirigenti scolastici, i quali, poi, avrebbero provveduto a scrivere un elenco di quel che si presuppone possa rappresentare un pericolo per inviarlo alla Protezione Civile e agli uffici competenti del Comune”.
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