Pubblicato il 4 Dicembre 2022
Dopo quello che aveva colpito il territorio circa due settimane fa, ancora maltempo nel Salento e danni copiosi in tutta la provincia leccese. Alberi sradicati e caduti per strada e sulle auto, muretti abbattuti, strade allagate e coperture divelte. E per fortuna che i fenomeni più pericolosi sono avvenuti nella notte e non durante la giornata con la gente in giro per le strade. Questo rende meno grave, ma comunque preoccupante il bollettino dell’ondata di maltempo nel Salento nelle scorse ore. Oltre ai violenti temporali, anche una tromba d’aria è stata segnalata nella zona di Novoli, dove il vento ha trasportato in strada la copertura del palazzetto dello sport e la copertura impermeabilizzante di lastricato solare di una RSA è stata proiettata in strada. Un vasto sistema convettivo alla mesoscala (MCS), costituito dall’unione di una serie di celle temporalesche (multicella), ha interessato il territorio salentino per diverse ore. In alcune zone si è arrivati a 60-70 mm di accumulo dalla mezzanotte e ben oltre 100mm considerando gli accumuli di ieri. Il sistema temporalesco ha acquisito ulteriore energia sulle acque dello Ionio, raggiungendo un’estensione di oltre 500 km.
Maltempo nel Salento. I danni e le zone maggiormente colpite
Dalle ore 21.30 di ieri sera tutte le squadre dei vigili del fuoco sono state costantemente impegnate, in tutto il territorio, fino al pomeriggio di oggi, per interventi dovuti al maltempo nel Salento. I comuni maggiormente interessati dai fenomeni temporaleschi sono stati Ugento, Lequile, San Pietro in Lama, Carmiano e Novoli. La rimozione di alberi caduti su abitazioni, autovetture, in strada, cartelloni e segnali stradali divelti gli interventi di maggiore entità. Sulla Lecce-San Cataldo i caschi rossi hanno provveduto a rimuovere i pannelli della pensilina di una stazione di servizio, divelti dal vento. A Lecce, in via Costa, invece, un albero è stato sradicato dalle raffiche cadendo al suolo. Nessuno si trovava a passare di lì in quel momento, fortunatamente. L’intervento dei vigili del fuoco ha permesso di rimuovere le fronde e ripristinare la sicurezza ma, come detto, se i fenomeni peggiori non fossero avvenuti nella notte tra sabato e domenica, probabilmente oggi non racconteremmo di danni solo a strutture e auto.