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MALTEMPO: NOTTATACCIA PER I VENETI

Quella appena trascorsa è stata una notte particolarmente difficile per il sistema di Protezione civile regionale a causa del maltempo nel Bellunese: il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti, ed è in corso l’evacuazione dei 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago. Nell’alto Bellunese il rischio valanghe resta alto.

Pubblicato il 6 Dicembre 2020

Quella appena trascorsa è stata una notte particolarmente difficile per il sistema di Protezione civile regionale a causa del maltempo nel Bellunese: il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti, ed è in corso l’evacuazione dei 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago. Nell’alto Bellunese il rischio valanghe resta alto.

Alle 11 è convocata la riunione dell’Unità di Crisi regionale della Protezione Civile ed è in corso una videoconferenza sul rischio valanghe con i sindaci dell’Alto Bellunese.

“La notte è stata particolarmente complessa, tra dissesti e frane che si sono verificati in provincia di Belluno, nell’Agordino, in Alpago nel Feltrino – spiega l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin – Ci sono stati vari allagamenti, il Meschio è esondato a Cordignano allagando vari quartieri. La situazione più delicata è nel comune di Alpago, dove stiamo procedendo all’ evacuazione con autoambulanze di 76 ospiti non autosufficienti di una casa di riposo: vengono dirottati sull’altra casa di riposo di Ponte nelle Alpi e, in misura inferiore, in quella di Pieve di Cadore”.

“Viste le persistenti piogge, l’attenzione resta ai massimi livelli – prosegue Bottacin – Il monitoraggio della situazione è costante, si sta cercando di dare pronte risposte ai cittadini”.

Il prossimo aggiornamento intorno alle 18.