Spettacolo e TV

Mamma fa causa alla Mattel per la confezione delle bambole di Wicked: “Sopra c’è un link che rimanda a un sito a luci rosse”

Una storia quasi comica, se non fosse per il fatto che nella vicenda sono coinvolti anche dei bambini, quella che ha visto come protagonista “Wicked”, il film campione d’incassi uscito lo scorso 21 novembre. Le polemiche sono scoppiate non tanto per il film, quanto piuttosto per le bambole ufficiali di “Wicked” griffate Mattel, le cui confezioni contenevano un link che rimandava ad un sito per adulti, chiaramente non proprio il massimo per un prodotto destinato ai bambini.

Il clamoroso errore sulla confezione delle bambole di “Wicked”

Mattel, colosso della produzione di giocattoli iconici, come Barbie e Big Jim, ha commesso un errore grossolano e a dir poco imbarazzante, il più classico degli “epic fail”. Molti clienti si sono lamentati che sulla confezione delle bambole c’era un link che rimandava ad un sito per adulti, dove sono finiti diversi bambini.

Il link avrebbe dovuto rimandare alla pagina ufficiale del film, ma sembra evidente che ci sia stato qualche errore di stampa. La Mattel non ha potuto fare altro che chiedere scusa per l’imbarazzante errore e ha annunciato che ha preso le contromisure per rimediare. Ha infine invitato i genitori a fare attenzione, annunciando che sulla confezione c’è un link che rimanda ad un sito hot.

Molti rivenditori sono stati costretti a ritirare il prodotto dagli scaffali, mentre molti collezionisti hanno acquistato e messo da parte quello che, tra qualche anno, potrebbe essere considerato un vero cimelio. Qualcuno ha addirittura rimesso in vendita su eBay le bambole con il link “hot”, considerando che stanno già acquistando grande valore.

La denuncia di una mamma

Una mamma degli Stati Uniti però non si è accontentata delle scuse della Mattel e ha deciso di fare causa all’azienda. La donna ha infatti raccontato di essere andata insieme alla figlia sul link indicato dalla confezione di una bambola e, quando hanno scoperto che era un sito a luci rosse, entrambe ne sono state profondamente turbate e sconvolte.

La causa della donna ha aperto le porte ad una class action, con la richiesta di risarcimento di 5 milioni di dollari alla Mattel. Possono aderire alla class action tutte le persone che hanno acquistato una bambola contenente il link errato. Le accuse verso l’azienda di giocattoli sono di negligenza, vendita di prodotti non idonei e di violazione delle leggi della California a tutela dei consumatori.

Francesco Ferrara

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