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Mangiano e scappano senza pagare: “Ho le immagini video, pagate o vi denuncio”

Pubblicato il 30 Gennaio 2023

Entrano in un ristorante, consumano ed escono senza pagare. Lo hanno fatto più di una volta. Nelle prime due occasioni il titolare del Sì Streetalian Food di Via Dante a Padova decide di chiudere un occhio.

Ma ora sarà diverso per l’uomo e la donna, di circa 35 e i 40 anni, che sabato 21 gennaio se ne sono andati facendo finta di niente, senza pagare il conto di 70 euro.

“Sinceramente – spiega Alessandro Mazzone al Corriere della Sera – sono stanco di dover assistere a certe scene. Era già successo in altre occasioni, ma questa volta ho deciso di uscire allo scoperto e di reagire”.

Le telecamere installate nel locale hanno permesso di individuare facilmente la coppia. Ed ora quelle immagini saranno pubblicate sui social dal titolare “consapevole dei rischi che corro”.

“Perché questo è un Paese in cui chi ruba la passa liscia, ma se pubblichi la foto di chi ruba possono denunciarti per violazione della privacy. Stavolta, però, non si scappa. Non mi fermerò, a costo di prendere una multa. A meno che non tornino qui, si scusino, e paghino quanto devono”.

Come detto, era già successo anche di recente che qualcuno entrasse nel ristorante per il furbo: “Una settimana fa – dice – due ragazzi si sono presi una bottiglia di amaro che era in alto sugli scaffali del locale e se la sono bevuta. Un’altra volta ho beccato due ragazzi che hanno rubato una bottiglia di vino. Si sono scusati e alla fine ho deciso di perdonarli”.

Mazzone rischia chiaramente di essere sanzionato per violazione della privacy, ma per il titolare del Sì Streetalian Food in questo momento “non può passare il concetto che nel mio locale si possa rubare approfittando della confusione. Dobbiamo avere anche un ruolo educativo. Non vogliamo risse, non vogliamo gente che fuma hashish nella zona del locale. Abbiamo Carabinieri e Polizia locale che girano spesso nella zona, ci deve essere rispetto per chi lavora”.

L’uomo se la prende anche con la vicina di tavolo della coppia di furbetti:

“Li ha osservati, ha capito perfettamente quello che stava accadendo. E ha fatto finta di nulla, continuando a fumarsi la sua sigaretta. Io mi sarei comportato diversamente, è una questione di coscienza civica. Chissà che questa vicenda possa insegnare qualcosa a tanti che pensano di fare i furbi. E che magari si renderanno conto che non si scherza col lavoro e la serietà di chi ogni giorno si fa un mazzo così per far funzionare il locale”.

E non manca una mezza polemica: “Noi non facciamo un euro di nero, battiamo tutti gli scontrini, anche quello di un semplice caffè. Non è un merito, ma un dato di fatto. Chi non batte uno scontrino prende una sanzione disciplinare, per cui è stato facile verificare il mancato pagamento di quella coppia”.