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Mannino Cgil, con mini-decontribuzione Sicilia perde 750 milioni: “Governo regionale supino”

Pubblicato il 17 Dicembre 2024

“Con la decontribuzione Sud ridotta alla Sicilia verranno meno 750 milioni rispetto alla versione precedente.

Sarebbero destinati infatti 350 milioni contro il miliardo e 100 milioni che sono arrivati finora e che hanno attivato migliaia di posti di lavoro”.

I conti della Cgil Sicilia

A fare i conti è la Cgil Sicilia, dalla prima ora contraria all’eliminazione della misura e ora critica rispetto a una rimodulazione che riduce la portata dello sgravio. “Se la misura proposta dal governo nell’ambito della manovra sarà confermata – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – si tratterà solo di una toppa per fermare le polemiche, destinata a incidere poco sull’occupazione”. Mannino ricorda che la decontribuzione venne portata al 25% e poi al 20% e viene introdotto il tetto di 145 euro al mese di sgravio, “evidentemente troppo basso. Se consideriamo uno stipendio lordo di 1500/1600 euro al mese ( al netto 1.100/1.200 euro) in rapporto al quale la contribuzione sarebbe di almeno 600 euro, lo sgravio sarebbe inferiore al 20%, che per uno stipendio lordo di 1.800 euro ( 1.400 netto) scende al 15%”. Per il segretario della Cgil inoltre, “escludere dall’incentivo le imprese con più di 250 dipendenti è un altro limite per i grandi player che vogliano investire in Sicilia e dei quali la nostra regione ha bisogno per condurre in porto i grandi processi di transizione e di trasformazione industriale e dell’intero apparato produttivo”. Mannino critica il governo regionale che, dice: “Ancora una volta è supino, anzi paradossalmente plaude, a un’iniziativa nazionale che con tanta ipocrisia, cinicamente taglia ancora una volta risorse alla Sicilia e può determinare la perdita consistente di posti di lavoro”.