Pubblicato il 6 Luglio 2023
Errico Porzio è il brand di una delle pizzerie più famose di Napoli e il titolare si è imposto anche grazie ad una massiccia campagna sui social dove è diventato un personaggio web molto noto.
Come spesso accade i personaggi così in vista sul web generano due sentimenti contrastanti: c’è chi li ama e chi li odia, e lui non fa eccezione a questa regola.
Ultimamente però è uscita fuori una notizia, che non depone certo a favore del pizzaiolo e che ha fatto la gioia dei suoi denigratori: il contatore della sua pizzeria nel Rione Traiano, popoloso quartiere di Napoli, è stato manomesso. Il web non ha perso tempo e si è scatenato in meme e vignette che prendono in giro il noto pizzaiolo.
La difesa di Errico Porzio: “Non ho manomesso il contatore”
Durante un controllo nel quartiere i tecnici avevano constatato che il contatore dell’energia elettrica era stato manomesso e, secondo quanto riferito da fonti della Questura a Fanpage, durante gli accertamenti condotti insieme a personale Enel è emerso che era stato posizionato un magnete per alterare la registrazione dei consumi e abbassare le bollette.
Il posizionamento di un magnete in prossimità del contatore è una pratica molto diffusa adottata da esercenti, ristoratori e negozianti per diminuire in maniera fraudolente le bollette energetiche, ma Errico Porzio rivendica la sua innocenza.
L’imprenditore aveva rilevato il locale “incriminato” 4 anni fa, dove prima sorgeva un bar, con un fitto d’azienda. Porzio ha raccontato al quotidiano Cronache di Napoli di essere all’oscuro della manomissione e ha scaricato la colpa sul precedente titolare del locale.
Ha inoltre dichiarato che il contatore sarebbe stato prima aperto e poi chiuso con delle saldature, ma non ci sarebbe stata alcuna alterazione. Il pizzaiolo ha affidato tutto al suo avvocato per dimostrare la sua estraneità ai fatti, ma in ogni caso è partito lo sfottò più sfrenato sui social.
Gli utenti si sono divertiti a usare tipici tormentoni usati da Porzio per ritorcergliele contro, come una sorta di legge del contrappasso. La frase tipica di Porzio: “E certo che te la faccio, vieni appresso a me” si è trasformata in “E certo che te lo manometto, vieni appreso a me”.