Pubblicato il 11 Novembre 2024
Doveva essere un giorno di festa e di sport per alcuni ragazzi disabili provenienti da Cremona, giunti allo stadio Martelli per assistere alla partita di serie B tra il Mantova e la Cremonese, invece si è trasformato in un incubo da dimenticare. Un ragazzo disabile, affetto dallo spettro autistico, è stato aggredito e picchiato da un ultrà senza un apparente motivo. Fortunatamente il giovane se l’è cavata con qualche escoriazione e un paio di occhiali rotti, ma resterà la ferita nella sua anima di un gesto di violenza gratuita, inaudita e senza alcuna valida giustificazione.
L’aggressione ad un disabile
L’increscioso episodio è stato raccontato da Luca Rivaroli, presidente dell’associazione Marcotti Osvaldo di Cinghia de’ Botti che insieme ad altri tre educatori stava portando il gruppo di ragazzi disabili allo stadio per assistere alla partita in occasione di un progetto di inclusione che sta portando avanti da tempo. “L’ho sentito questa mattina e sta bene – ha detto Rivaroli riferendosi al ragazzo – ha un temperamento forte e sta superando quella brutta esperienza”.
Il ragazzo vittima della violenza risiede in un istituto di Sospiro, in provincia di Cremona, ed è stato aggredito da un ultrà del Mantova senza un motivo. Il brutto episodio è stato raccontato da Lorenzo Cerioli, uno degli educatori, che ha detto di aver visto avvicinarsi alla loro comitiva un ultrà del Mantova di mezza età.
L’uomo ha iniziato a porre delle domande strane, cioè da dove venissero e cosa avessero nella valigia. Cerioli gli ha quindi spiegato che erano un gruppo di ragazzi cremonesi giunti allo stadio per fare la radiocronaca della partita e, in quel frangente, l’ultrà ha prima versato addosso al povero ragazzo la birra che aveva in mano, per poi prenderlo a pugni.
La polizia è stata subito avvisata, ma al loro arrivo l’aggressore era già fuggito. “I nostri ragazzi erano atterriti – ha detto Cerioli che voleva regalare loro una bella esperienza da raccontare – tant’è che poi siamo andati a casa senza assistere alla partita”.