Un minuto di silenzio avvolgente ha commemorato Marco Mauti, l’operaio di 58 anni deceduto mercoledì scorso in una tragica esplosione sul luogo di lavoro. Mauti, grande appassionato di calcio e tifoso della Lazio, è stato ricordato allo Stadio Domenico Francioni prima della partita Under 21 tra Italia e San Marino con un minuto di silenzio.
Marco Mauti non è tornato a casa quel giorno. La terribile esplosione, avvenuta in uno stabilimento su Strada Nascosa, ha causato la sua morte e il grave ferimento di un collega di 40 anni. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Latina sotto la guida del pubblico ministero Marina Marra, sono in corso per accertare le responsabilità. La scena descritta dai testimoni è stata sconvolgente: un boiler da 500 litri è esploso, causando la dispersione di schegge per diverse decine di metri.
L’esplosione ha avuto conseguenze drammatiche: Marco Mauti ha perso la vita, mentre il suo collega è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale San Camillo Forlanini di Roma, che ha evitato l’amputazione di un arto. Le sue condizioni restano gravi, con prognosi riservata.
Gli investigatori stanno valutando diverse ipotesi, tra cui un possibile errore umano, anche se nulla è stato ancora confermato. Il prossimo passo prevede una consulenza tecnica, probabilmente affidata a un ingegnere, mentre verrà eseguita l’autopsia per chiarire ulteriormente le cause della morte di Mauti. Intanto, l’amministratrice dell’azienda coinvolta è stata indagata per omicidio colposo e lesioni, un atto dovuto nell’ambito dell’inchiesta. L’azienda è stata posta sotto sequestro.
La tragedia di Marco Mauti riporta tristemente al centro dell’attenzione la questione delle morti sul lavoro, un problema sempre più frequente che richiede maggiori misure di sicurezza. Il minuto di silenzio allo stadio ha offerto un momento di riflessione e di rispetto, in ricordo di un uomo che ha perso la vita mentre svolgeva il proprio lavoro.
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