Pubblicato il 5 Marzo 2022
“Oggi, 5 marzo, si annuncia una tregua a partire dalle ore 10 del mattino ora di Mosca e corridoi umanitari sono aperti per l’uscita di civili da Mariupol e Volnovakha”. Sono le parole del ministero russo della Difesa, secondo quanto riportato dalla Tass.
A Mariupol l’evacuazione dei civili è incominciata alle ore 9 GMT, le 10 ora italiana. Lo ha affermato il sindaco della città, che si trova nell’Ucraina sudorientale, nella regione della Priazovia, conta 450.000 abitanti ed è bagnata dal Mar d’Azov. C’era già stato l’annuncio da parte russa della tregua nella città portuale, al fine di consentire corridoi umanitari. Le autorità municipali rendono noto che l’evacuazione è prevista fino alle 14 GMT, le 15 in Italia.
Il sindaco di Mariupol: “La nostra priorità è l’istituzione di un cessate il fuoco”
Assedio a Mariupol. Il sindaco Vadim Boichenko parla di “attacchi spietati” e domanda un corridoio umanitario. Queste le sue parole: “Per il momento stiamo cercando soluzioni ai problemi umanitari e tutti i modi possibili per far uscire Mariupol dal blocco“.
Il messaggio è stato pubblicato sull’account Telegram dell’ufficio del primo cittadino, che ha aggiunto: “La nostra priorità è l’istituzione di un cessate il fuoco, in modo da poter ripristinare le infrastrutture vitali e creare un corridoio umanitario per portare cibo e medicine in città”.
Precedentemente Boichenko era stato accusato da Mosca di distruggere ponti e treni, al fine di impedire ai residenti di uscire. Invita a continuare la resistenza: “Da cinque giorni la nostra città natale, la nostra famiglia composta da mezzo milione di persone, è sotto un attacco spietato”.
Conquistare Mariupol permetterebbe a Putin di collegare le forze russe con le truppe separatiste e russe nel Donbass, dopo aver conquistato i porti chiave di Berdiansk e Kherson.
L’esercito russo avanza verso un’altra centrale ucraina
L’esercito russo si dirige verso un’altra centrale ucraina: le truppe di Mosca si trovano a una trentina di chilometri. Parliamo dell’impianto di Yuzhnoukrainsk, nella regione di Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale. La centrale è la seconda del Paese in ordine di grandezza: ci sono 4 reattori. Per i russi, si tratta di controllare le fonti di elettricità.