Pubblicato il 17 Marzo 2022
“Finché non ne sapremo di più, non possiamo escludere la possibilità di un obiettivo militare ucraino nell’area del teatro, ma sappiamo che il teatro ospitava almeno 500 civili”, così Belkis Wille, referente di Human Rights Watch, in merito al bombardamento del Teatro drammatico di Mariupol.
“Ci sono serie preoccupazioni – ha aggiunto – su quale fosse l’obiettivo in una città sotto assedio da giorni e in cui telecomunicazioni, elettricità, acqua e riscaldamento sono stati quasi completamente interrotti”.
Nelle immagini satellitari si vedono due scritte “bambini” in caratteri cirillici davanti e dietro la struttura.
“Mariupol prima era una città di 400.000 mila persone, da tre settimane è in condizioni di sopravvivenza senza acqua, corrente elettrica. Viene colpita da missili in continuazione, anche i convogli umanitari vengono bombardati. Si stima che le perdite civili siano 20 mila. C’erano segnali che all’interno c’erano i bambini, ma il mostro ha colpito lo stesso“, ha detto il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo.
Intanto, almeno una persona sarebbe rimasta uccisa e altre tre sarebbero rimaste ferite a Kiev dove intorno alle 5 ora locale rottami di un missile abbattuto hanno colpito un palazzo nel distretto di Darnytskyi. Lo riporta la Bbc, che racconta di decine di persone evacuate dall’edificio.
La Russia è anche accusata di aver attaccato nella notte la città di Merefa, nella regione di Kharkiv. Secondo le notizie riportate da The Kyiv Independent, la località, con 21.500 abitanti, è stata colpita intorno alle 3.30 di notte, ora locale, da un attacco aereo che ha danneggiato una scuola e un circolo.