L’ex dirigente della Juventus adesso mente e cuore della società nerazzurra ha deciso di porre fine al suo percorso con lo storico club milanese che si appresta a vincere lo Scudetto dopo il fuoco fatuo del Napoli.
Fra due anni l’addio a l’Inter.
E non è una ipotesi, il frutto di una riflessione che suggerisca valutazioni. Marotta ha deciso, ha le idee chiare e improvvisamente, con largo anticipo, le ha condivise pubblicamente.
“Al termine del mio contratto con l’Inter mi occuperò solo dei giovani”, ha detto nella Sala Montanari di Varese, accanto al collega del Varese Basket Luis Scola, durante l’incontro per parlare dell’importanza del termine “Sostenibilità nelle società sportive di oggi”.
Marotta ha pure spiegato dettagliatamente il perché della svolta annunciata. Parole che sono pure una critica, di fatto, alla maniera di gestire l’attività sportiva in Italia.
“Senza impianti e centri di allenamento non si può ottiene nulla, purtroppo in Italia scontiamo la mancanza di sensibilità politica verso lo sport. Poi abbiamo carenze nel mondo della scuola: pensate che in Olanda l’Ajax e le scuole di Amsterdam si dividono il compito di allenare i ragazzi… Qui cosa facciamo?”, ha detto.
“Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta”, ha concluso.
E, manco a dirlo, le parole di Marotta stanno già provocando le reazioni più disparate sui social.
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