Era ormai pomeriggio inoltrato quando, su ordine della Centrale Operativa, la pattuglia della Tenenza di Mascalucia si è diretta verso una strada alla periferia nord del paese, dove era stata segnalata una rapina ai danni di un uomo.
Arrivati dopo pochissimi minuti sulla strada davanti al cancello di una villa su più piani, i militari hanno trovato un uomo di 60 anni con il volto ferito e il dito sanguinante, mentre riceveva le prime cure dai paramedici del 118. L’uomo mentre si faceva assistere dai medici ha raccontato di essere stato aggredito da due giovani su uno scooter, che avevano tentato di rubargli il borsello. I ragazzi lo avevano assalito e picchiato, fino a quando uno di loro gli ha staccato, con un morso, la falange del dito anulare sinistro.
Data la strana situazione, considerando la necessità di trasportare immediatamente il ferito in ospedale, i Carabinieri non gli hanno fatto ulteriori domande. Hanno invece chiesto l’assistenza di altri colleghi affinché seguissero l’ambulanza fino all’ospedale e, dopo l’intervento chirurgico, raccogliessero ulteriori dettagli dalla vittima. Intanto un’altra squadra di investigatori ha iniziato subito a cercare delle telecamere che avessero potuto registrare la scena, per identificare i due malfattori.
Tuttavia, le indagini sono state interrotte dal figlio 24enne dell’uomo, che, piuttosto agitato, ha insistito stranamente sul fatto che in quella zona non ci fossero telecamere funzionanti, cercando di scoraggiare ulteriori approfondimenti da parte dei militari.
L’atteggiamento del ragazzo è sembrato molto sospetto ai Carabinieri, spingendoli a non trascurare alcun dettaglio e a esaminare più attentamente la situazione. Immediatamente, sono stati ascoltati tutti i membri della famiglia e anche i vicini di casa, per avere più informazioni su ciò che avevano visto o sentito. L’intuito investigativo dei Carabinieri è stato confermato, poiché le dichiarazioni contrastanti dei familiari hanno rivelato la verità. L’uomo, infatti, non era stato vittima di una rapina, ma era stato picchiato dal suo stesso figlio, che, al culmine di una violenta lite nata per futili motivi, gli aveva strappato il dito a morsi.
Pur di difendere il figlio, però, il padre aveva inscenato la rapina, sporcandosi i vestiti di terra e poi chiamando sia i medici del 118 che il 112.
Un inganno che, tuttavia, ha avuto conseguenze gravi per entrambi i protagonisti di questa tragica situazione: l’uomo è stato denunciato alle autorità giudiziarie per “falsificazione di reato”, mentre il figlio sarà processato per “lesioni personali gravi”.
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