Pubblicato il 5 Giugno 2023
Un cane è stato ucciso così, brutalmente, a Policoro, in provincia di Matera. L’animale è morto per annegamento, come confermato dall’autopsia. A denunciarlo è Lndc Animal Protection che parla di una “morte terrificante” a seguito di un “crimine sconvolgente”.
“Il cane, oltre a essere senza microchip, era probabilmente anche di razza setter, una tipologia di cane – spiega Lndc – storicamente da sempre al fianco dei cacciatori. Un altro dettaglio inquietante è emerso a seguito del ritrovamento: la Capitaneria di porto ha rinvenuto sulla boa in questione un secondo cappio, probabilmente collegato a un altro cane che al momento non è ancora stato ritrovato. Questo gesto ben architettato porta a credere che ci siano di mezzo ancora una volta i cacciatori: come spesso accade – continua la Lega nazionale per la Difesa del Cane – quando i cani non sono più idonei a servirli come dovrebbero e a fare il lavoro che gli viene richiesto diventa necessario liberarsene, perché considerati animali inutili, un peso, un costo”.
“Si tratta ancora una volta – spiega la presidente di Lndc Animal Protection Piera Rosati – di un atto abominevole. Non riesco nemmeno a immaginare come una mente tanto fredda, lucida e spietata, possa aver messo in pratica un piano tanto crudele senza il benché minimo rimorso. Chi si macchia di un gesto del genere mi fa paura e dovrebbe spaventare tutta la comunità di Policoro, perché una persona così potrebbe commettere ancora crimini su un altro o più animali. Spero vivamente che il secondo cane di cui si parla, forse legato alla medesima boa, possa essersi salvato. Noi di Lndc Animal Protection abbiamo sporto denuncia contro ignoti perché un crimine del genere non può e non deve restare impunito. È necessario fare giustizia e trovare il colpevole a tutti i costi”.