Mentre erano in corso i festeggiamenti per la Madonna della Bruna, patrona del Comune della Basilicata, un 20enne si arrampica sulle luminarie per poi cercare di lanciarsi sul caratteristico carro col manufatto in cartapesta.
Un’usanza, quella del lanciarsi sul carro quando giunge nella piazza principale.
Si tratta dello “strazzo del carro”, cioè lo strappo, un rito profano secolare in cui gli assalitori cercano di distruggere il manufatto per appropriarsi di un pezzo considerato un trofeo talismano.
Ecco perché nella tumultuosa discesa verso la piazza, il carro è scortato dai volontari che lo circondano per evitare che venga distrutto prima dell’arrivo.
Il 20enne adesso è ricoverato in osservazione nell’ospedale Madonna delle Grazie, visto che non è riuscito ad atterrare sul carro, precipitando rovinosamente di lato, per poi finire calpestato.
Secondo quanto reso noto dall’Azienda sanitaria di Matera, ha riportato l’infortunio a un piede e un trauma facciale, specificando che è stato tenuto in osservazione in ospedale “per sicurezza”.
Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha parlato di un “Gesto incosciente. In futuro andranno adottate ulteriori misure finalizzate a impedire gesti simili”.
In totale, sono dieci le persone che si sono ferite durante i festeggiamenti, sette delle quali durante l’assalto al carro trionfale, “che si conferma la fase più rischiosa della festa”.
Nove sono già stati dimesse dall’ospedale.
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