Lo scorso luglio dalla Commissione di Giustizia del Senato era stato dato il via libera al disegno di legge che introduceva il reato universale di maternità surrogata, in cui una donna porta avanti la gravidanza per conto di altri che poi acquisiranno la genitorialità nei confronti del nascituro. Il provvedimento, che punisce anche chi fa ricorso alla maternità surrogata all’estero, è stato approvato con 84 sì e 58 no dopo una discussione molto accesa dove non sono mancate aspre critiche soprattutto da parte delle opposizioni, che hanno definito questa una “legge medievale”.
Come previsto dalla legge in vigore in Italia dal 2024, chiunque realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni oppure la surrogazione di maternità viene punita con la reclusione da 3 mesi fino a 2 anni e rischia una multa da 600.000 euro a un milione di euro. In base alla nuova legge appena promulgata dal Senato anche chi commette questi reati al di fuori dei confini italiani è comunque punibile.
Ilaria Cucchi di Avs ha parlato di un atto disumano contro genitori e bambini, che alimenta ulteriormente le discriminazioni. Secondo la dem Susanna Camusso la destra vuole lo Stato etico, mentre è stata più aspra la critica del vicecapogruppo M5S Alessandra Maiorino che ha parlato di volgare speculazione sulla pelle dei bambini. Si tratta di una “norma viziata dall’irragionevolezza” ha detto Anna Rossomando, vicecapogruppo del Pd, e non in linea con le pronunce della Corte Costituzionale, della Corte Europea dei diritti dell’uomo e della Corte di Cassazione sezioni unite civili.
Duro anche Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva, che ha bollato la legge discriminatoria e finalizzata a colpire tre categorie: i bambini, le donne e gli omosessuali. “Ma questa legge è destinata alla sconfitta – ha tuonato Scalfarotto – sarà sconfitta dai giudici, dal tempo e dall’amore. Non ci riporterete al medioevo”.
Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha replicato invece che la legge è finalizzata a tutelare la dignità delle persone, delle madri e dei bambini che hanno il diritto di sapere chi sono i loro genitori e a non essere trattati come merce di scambio.
Sulla stessa falsa riga il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, secondo il quale le donne che “affittano” il loro utero lo fanno solo per motivi economici. Infine Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, ha accusato i ricchi di pagare le donne povere per sfruttare il loro corpo, soprattutto donne immigrate da paesi che vivono in povertà. “Questo sì che è un ritorno al Medioevo” – ha concluso Romeo, replicando alle accuse delle opposizioni.
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