Matrimonio da incubo: “Cibo? Neanche l’ombra. Abbiamo dovuto comprare l’acqua al supermercato”. Maxi-risarcimento per due sposini

Possono volerci mesi, anche anni per organizzare un matrimonio nella speranza che tutto fili liscio. Qualche intoppo purtroppo è da mettere in conto ma, quanto successo a due sposini di Siena, ha davvero dell’incredibile. Il loro matrimonio, da giorno più bello della vita si è trasformato in un incubo, e hanno voluto raccontare la loro terrificante esperienza al Corriere della Sera.

Matrimonio da dimenticare: “Acqua e cibo assente”

I due sposini nel giorno del loro matrimonio, il 10 settembre 2022, si sono rivolti ad un’agenzia di catering che è stata inqualificabile e poco professionale, per usare degli eufemismi. I due sposini si sono detti disperati, poiché mancava addirittura l’acqua che sono stati costretti ad acquistare da un vicino supermercato.

Degli antipasti neanche l’ombra, i piatti principali sono arrivati in notevole ritardo e naturalmente il menu ordinato per i vegetariani e i celiaci è stato un miraggio. Come ciliegina sulla torta mancavano i seggiolini per i bambini, così gli ospiti hanno dovuto “pranzare” con i bambini urlanti e in lacrime in braccio per tutto il giorno, con tutti i disagi che è facile comprendere.

I camerieri erano naturalmente senza divise e, in una situazione dai contorni kafkiani, come hanno spiegato gli sposi sembravano lì di passaggio. I due sposini avevano anche pagato con largo anticipo, rimanendo a bocca asciutta, nel vero senso della parola. Naturalmente è stata fatta causa all’agenzia di catering, la cui condotta è stata definita dalla giudice “immotivata ed eccessiva”. Alla fine gli sposini sono stati parzialmente rimborsati con un risarcimento di 9.400 euro, più i danni morali e le spese legali, per un totale di 16.000 euro. La sentenza è arrivata dopo oltre 2 anni, ma mai come questa volta il tempo è stato galantuomo.