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Mattarella, «Giancarlo Siani esempio di coraggio e grande professionalità»

Pubblicato il 23 Settembre 2020

Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato il giornalista Giancarlo Siani ucciso 35 anni fa dalla camorra. Lo ha fatto attraverso un messaggio inviato al presidente della fondazione Giancarlo Siani onlus, Gianmario Siani. 

«Sono trascorsi trentacinque anni dal feroce assassinio di Giancarlo Siani, autore di coraggiosi articoli sulle attività criminali dei clan della camorra e sui loro conflitti interni. Siani fu ucciso proprio per il lavoro svolto, scrive il Presidente della Repubblica, per l’onestà e l’intelligenza con cui onorava il diritto alla libera informazione, raccontando i delitti della malavita e le trame di chi ne tirava le fila”.  

«Le organizzazioni camorristiche non tollerarono che fosse svelato ciò che volevano restasse occulto: dagli affari illeciti alle complicità, alla violenza, che lasciava scie di morte: comprimevano libertà e opportunità in ogni campo della vita economica e sociale. In questo giorno di memoria per Napoli e per l’intera comunità civile desidero esprimere a lei un sentimento di solidarietà e gratitudine per l’impegno civile che negli anni è stato promosso, a partire dal dolore di una ferita purtroppo insanabile.

Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo: sarà sempre un esempio di coraggio e di professionalità per chi ha lavorato con lui e per chi intraprende, con idealità e passione, la strada del giornalismo. Il suo sacrificio resterà nella coscienza di tante persone oneste che si battono per contrastare l’illegalità e le mafie con gli strumenti della civiltà, della cultura, con il rispetto della verità e delle regole. Le condanne inferte ai killer e ai mandanti di Siani, al termine del percorso processuale, sono una prova ulteriore che le mafie possono essere sconfitte e che verranno certamente sconfitte».

Anche il Presidente della Camera, Roberto Fico, partecipando alla manifestazione ha voluto ricordare il giornalista, «Giancarlo Siani rappresenta una figura importantissima per Napoli, un giornalista di 26 anni, ucciso in quel modo, per fare il suo lavoro, è un esempio positivo, che ricorda anche quanto la nostra città e la nostra Regione siano feroci. Dobbiamo lottare ogni giorno, strada per strada, perché la città sia completamente liberata dalla camorra».