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Morte del 15enne Matteo Pietrosanti: il Tribunale di Latina dispone nuove indagini

Matteo Pietrosanti è morto sul campo di Priverno lo scorso 3 Marzo dopo aver accusato un malore durante un allenamento con la squadra per la quale giocava

Pubblicato il 4 Agosto 2023

Sono emerse nuove prospettive nelle indagini sulla tragica morte del giovane Matteo Pietrosanti, il quindicenne deceduto a causa di un malore il 3 marzo dell’anno scorso mentre si stava allenando su un campo di calcio a Priverno.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, ha accolto l’istanza avanzata dai legali della famiglia del ragazzo, gli avvocati Angelo Fiore e Daniela Fiore. I legali avevano opposto resistenza alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero nell’udienza del 26 maggio scorso, nel procedimento per omicidio colposo contro ignoti.

Nella loro istanza, gli avvocati hanno sollevato interrogativi sul mancato utilizzo di un defibrillatore nel momento in cui Matteo ha perso conoscenza e hanno richiesto specifiche indagini sulla società sportiva. La richiesta riguarda il possesso del dispositivo obbligatorio per legge, la sua posizione all’interno del campo, la registrazione presso la centrale operativa del sistema sanitario, la manutenzione e il corretto funzionamento, con particolare attenzione alla scatola nera del dispositivo. Gli avvocati hanno anche chiesto approfondimenti sui soccorsi forniti al giovane Matteo.

La famiglia di Pietrosanti sottolinea inoltre che una visita completa avrebbe potuto rivelare condizioni mediche ostative all’attività sportiva, considerando l’obesità di Classe 1 del ragazzo e la familiarità con cardiopatie che richiedeva valutazioni cliniche e strumentali più dettagliate.

Il giudice La Rosa ha accettato queste richieste, evidenziando che la relazione dei periti ha indicato comportamenti colposi da parte dei medici che hanno eseguito le visite per l’idoneità sportiva di Matteo. Il giudice ha ordinato un’approfondita indagine su questi aspetti, così come sulla presenza e il funzionamento del defibrillatore sul campo al momento del tragico evento, nonché sulla sua manutenzione periodica.

Il pubblico ministero Giuseppe Miliano è ora incaricato di condurre ulteriori accertamenti entro sei mesi, al fine di far luce su questi aspetti e di fornire risposte alla famiglia Pietrosanti e alla comunità locale che attende con ansia la verità sulla morte prematura di Matteo.

L’approfondimento delle indagini rappresenta un passo significativo verso la comprensione delle circostanze che hanno portato a questa tragedia e potrebbe contribuire a prevenire situazioni simili in futuro, garantendo la sicurezza dei giovani atleti e promuovendo la trasparenza e la responsabilità nella pratica sportiva.