Un messaggio chiaro, inequivocabile, che fa venire il groppo alla gola quello lanciato da Francesca, la mamma di Matteo Pietrosanti, il 15enne che ieri, durante l’allenamento della sua squadra di calcio, ha accusato un malore, si è accasciato al suolo e non si è più rialzato (leggi qui la cronaca). Un messaggio breve, brevissimo, ma si una forza dirompente, affidato a Facebook.
La notizia della tragica morte di Matteo è rimbalzata in un secondo sulla rete, vista, commentata e condivisa da migliaia di persone in provincia di Latina e non solo.
Un episodio, come ha fatto notare qualcuno, che ha riportato di forte attualità la disponibilità e, soprattutto, la conoscenza di uno strumento indispensabile come il defibrillatore. Ancora troppo pochi ce ne sono in giro e, soprattutto, ancora meno, se possibile, sono le persone che sanno utilizzare.
La speranza è che la fine di questa giovanissima vita serva, almeno, ad implementare l’utilizzo e la conoscenza di questo indispensabile mezzo che avrebbe potuto, probabilmente, salvare anche quella del povero Matteo.
Intanto il magistrato di turno del tribunale di Latina ha disposto che sul corpo del ragazzo venga effettuata l’autopsia per stabilire con certezza quale sia stata la causa del decesso.
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