Pubblicato il 18 Agosto 2023
Ma sono oltre 15 anni che, prima in Italia e poi all’estero, continua a spacciarsi per medico, oggi 43enne.
Non un camice bianco qualsiasi: il “dr. Matteo Politi alias Matthew Mode” ovunque vada si qualifica come “dottore dei vip”, esperto in medicina estetica, “mago della chirurgia plastica”, laureato nelle migliori università del mondo, ricostruisce il Corriere.
Dopo essere stato smascherato, denunciato e processato nel 2010 a Verona, il “dr. Politi” ci ha riprovato con in Romania. A Bucarest, dove si faceva chiamare “doctor Matthey Mode”, il finto chirurgo è riuscito indisturbato a operare per oltre un anno in quattro cliniche d’élite, trattando centinaia di pazienti senza avere alcuna competenza. Quando nel 2019, come già accaduto in Italia, venne scoperto in flagrante anche in Romania dove lo tennero per trenta giorni in stato di arresto preventivo, esplose un autentico scandalo nazionale e il caso del “finto medico italiano” finì sulle prime pagine dei giornali e al centro delle trasmissioni più seguite in tv:
Ne è scaturito un processo sfociato in tre anni e dieci mesi di reclusione per truffa, condanna diventata definitiva a marzo di quest’anno. Il Tribunale di Bucarest ha anche sancito che, vista la conferma della sentenza in appello, il “dr. Politi” debba scontare la pena in carcere: ma è riuscito a fare perdere le sue tracce.
Nei suoi confronti è stato spiccato dal “Tribunale distrettuale di Bucarest 1” il “mandato di esecuzione della pena detentiva n. 1523”.
I media romeni scrivono di aver cercato di contattarlo, ma di non aver trovato risposta dal “finto medico italiano” che intanto, nelle più recenti foto pubblicate sui suoi profili social, se la ride mostrando i muscoli tra spiagge e palestre.
Non solo: nel 2019 si è pure cimentato come cantante, pubblicato sul suo canale Youtube una sua produzione. Questa.
In Italia, davanti al giudice del Tribunale scaligero, ai suoi esordi giudiziari il falso medico se l’era cavata con un patteggiamento a un anno e mezzo per truffa, pena sospesa: nel 2010, a Verona, a metterlo nei guai fu una vigilessa rimasta delusa dai trattamenti estetici ricevuti nel centro benessere (poi chiuso) intestato al “dottor Politi” in via Pallone, a due passi da piazza Bra e Palazzo Barbieri, sede del municipio.
Dalle indagini, all’epoca emerse che attraverso le sue false credenziali il sedicente camice bianco era arrivato a operare addirittura nei pronto soccorso dei due principali ospedali di Verona, sia quello di Borgo Trento che al Policlinico: incredibilmente però nessuno si era accorto della sua totale assenza di titoli.
Prima che la vigilessa lo denunciasse, al falso dottor Politi si erano rivolte centinaia di persone, ritenendolo un medico a tutti gli effetti e non segnalando alcuna anomalia sul suo operato.