Pubblicato il 12 Dicembre 2022
Alla luce dei tragici eventi che si sono verificati ultimamente sulle strade italiane, come la morte misteriosa di Alessia Sbal travolta da un camion sul Gra di Roma, Matteo Salvini ha annunciato uno stretto giro di vite contro i pirati della strada.
Matteo Salvini detta la ricetta per strade più sicure
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, durante la presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2022 “Mobilità dei giovani”, dove ha avuto modo di ricordare la tragica morte di Rebellin investito da un camionista, è stato molto duro sulla questione: “Nei casi più gravi di incidenti stradali penso che la revoca a vita della patente sia una possibilità da considerare seriamente”.
Salvini ha evidenziato i pericoli di mettersi alla guida ubriachi o drogati: “Se una persona si mette consapevolmente in auto drogato o ubriaco e provoca incidenti con morti e feriti, la sospensione della patenta per uno o due anni non è sufficiente”.
Dopo aver ribadito la sua vicinanza alle associazioni che riuniscono i parenti delle vittime della strada, ha aggiunto: “Penso che se qualcuno si mette alla guida imbottito di cocaina o ubriaco marcio è una bomba e un potenziale assassino, quindi se non la revoca almeno la sospensione della patente di 10 anni è sacrosanta”.
Il ministro suggerisce poi l’uso dell’etilometro monouso imposto a bordo come ulteriore strumento di sicurezza che gli automobilisti dovrebbero usare per testare il loro livello di lucidità. Un vero e proprio autotest da utilizzare responsabilmente prima di mettersi alla guida.
Salvini fa poi sapere che intende apportare modifiche anche sui monopattini, che dovrebbero essere identificati con una targa, mentre chi li usa dovrebbe indossare il casco.
Un nuovo codice della strada
Salvini spiega poi che va revisionato il codice della strada vecchio di 30 anni: “Abbiamo un codice stradale obsoleto – spiega – e dobbiamo aggiornarlo per mettere in sicurezza le strade italiane”.
Un altro grave problema è la mancata revisione di diverse auto, sulla quale il ministro è pronto a intervenire: “Questo per colpa della Pubblica Amministrazione che non è in grado di fare i controlli nei tempi certi. Il parco auto circolante in Italia è ultraventennale e il 30-40% è fuori norma. Significa che sulla strada c’è qualcosa di cui preoccuparsi”.