Pubblicato il 15 Aprile 2024
Si rimane senza parole. Morire a 26 anni, mentre si disputa una partita di calcio. Mattia Giani non ce l’ha fatta, si è spento stamattina.
Il dramma nella stessa domenica in cui si è rimasti col fiato sospeso per Evan Ndicka, il difensore stramazzato a terra toccandosi il petto, adesso in ospedale per accertamenti dopo che il peggio è passato ed è stato scongiurato l’infarto.
Tutt’altro destino, purtroppo, per l’attaccante del Castelfiorentino, formazione dilettantistica ieri impegnata sul terreno di gioco del Lanciotto a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, per il match del campionato di Eccellenza.
Giani è stramazzato sul campo all’improvviso dopo avere accusato un forte dolore al petto e subito è stato soccorso col massaggio cardiaco, quanto bastava per mantenerlo in vita e correre all’ospedale Careggi di Firenze.
Attorno a lui i familiari, i compagni di squadra, gli amici, tifosi tutti increduli per quel che stava accadendo, tutti aggrappati alla speranza di poterlo riabbracciare, anche se le condizioni del calciatore nato a Ponte a Egola, in provincia di Pisa, sono apparse subito molto gravi.
Il Castelfiorentino sulle proprie pagine social aveva scritto ieri sera: “Stiamo vivendo ore di trepidazione e di grande ansia per il malore che ha colpito Mattia Giani durante la gara odierna del campionato di Eccellenza. Forza Mattia, tutta Castelfiorentino è con te”.
Stamattina, il tragico annuncio. Una morte che sconvolge il mondo dello sport, oltre che la Toscana intera, col presidente della Regione Eugenio Giani che ha voluto fare sentire la sua vicinanza.
“Mattia Giani non ce l’ha fatta. Tutta la nostra regione si stringe per la scomparsa così improvvisa e dolorosa del giovane calciatore di Ponte a Egola colto ieri da una malore in campo. Alla famiglia e agli amici l’abbraccio della Toscana, riposa in pace”, ha scritto sui social.