Un omaggio, commosso, sulle note di “Se telefonando”, a Maurizio Costanzo ha inaugurato la giornata mesta per tutti coloro che – fra personaggi noti, meno noti e gente comune – lo hanno apprezzato, stimato.
Da solo, per strada, alle prime luci dell’alba, Fiorello si è rivolto direttamente a Costanzo.
“Ciao Maurizio, sai che sono tre giorni da quando te ne sei andato che penso a questo momento, che penso a cosa dire di te, senza essere banale, ridondante o non so.. sono tre giorni che parlano di te, stanno dicendo delle cose meravigliose su di te, sul grande uomo che eri, di come hai rivoluzionato il mondo della televisione e di come hai cambiato la vita a tante persone che fanno questo mestiere, me per primo. E quindi volevo cercare anche di essere divertente, perché conoscendoti so quanto ti piaceva ridere. E noi ci siamo divertiti. Abbiamo fatto di tutto – ha ricordato sorridendo – abbiamo fatto i The Blues Brothers, ti ho fatto fare Portos dei Quattro Moschettieri, abbiamo ballato il cha cha cha, hai suonato il sassofono per finta; ne abbiamo fatte di cose divertenti. Ridevamo di cose che per altri non volevano dire niente, ma noi ridevamo di cose assurde. E ora sono qua per fare uno show, e oggi voglio fare la puntata più divertente di tutte, in tuo onore”.
“Voglio omaggiarti cantando, ovviamente la tua canzone più celebre, ‘Se telefonando’ che in questi giorni hanno cantato in mille modi. Però ti ricordi come ti dicevo? ‘Le cose come non le so fare io, non le sa fare nessuno’. La canterò, con il maestro Cremonesi, per te, per Maria, per i tuoi figli, Gabriele, Camilla, Saverio; per dirti ‘Grazie Signor Costanzo’. Ti ricordi che ti chiamavo così? E poi un giorno mi hai detto “Mo’ hai rotto i coglioni con questo signor Costanzo, chiamami Maurizio”.
Ciao Maurizio., grazie di tutto”, ha concluso Fiorello, prima di intonare – con gli occhi lucidi – il celebre brano che Costanzo scrisse per Mina nel 1966.
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…