Pubblicato il 14 Luglio 2022
Dalle prime ore del mattino la Polizia di Stato ha avviato una vasta operazione anti-camorra a Pianura, arrestando diverse persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco, associazione finalizzata al traffico e alla distribuzione di sostanze stupefacenti, reati tutti aggravati dal metodo mafioso.
Maxi-operazione a Pianura: scacco a due clan di camorra
Sono 29 le persone arrestate e le indagini sono state avviate dopo i ferimenti di Antonio Carrillo e Lorenzo Rossetti, avvenuti il 5 e il 6 dicembre del 2020, momento dal quale è iniziata una strisciante faida di camorra tra due gruppi criminali contrapposti che si contendevano il predominio degli affari illeciti su Pianura.
A carico degli indagati sono stati scoperti gravi indizi di colpevolezza relativi alla gestione del traffico in forma organizzata di sostanze stupefacenti, alle estorsioni alle piazze di spaccio di droga, alla commissione di fatti di sangue, ad attentati nei confronti di attività imprenditoriali, alla detenzione di armi da sparo anche del tipo da guerra e alla detenzione di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti.
La nascita di un nuovo gruppo criminale
L’indagine ha consentito di registrare la nascita e l’ascesa di un nuovo gruppo criminale, che tra i personaggi di maggior spicco annovera Antonio Calone, Carlo Esposito ed Emanuele Marsicano, al quale si contrappone un altro clan dove spicca Antonio Carillo.
Tra i vari reati contestati c’è anche una stesa commessa ai danni dell’autolavaggio “Pit Stop” in via Padula ed il tentato omicidio di Francesco Divano, che fu scaricato dinanzi all’ospedale dopo l’agguato.
Il denaro proveniente dalle attività illecite veniva accantonato per poi essere eventualmente reinvestito nell’acquisto di orologi di valore.