Medaglia d’oro al tuffatore Tom Daley: “sono fiero di essere un gay e un campione olimpico”

Primeggiare non dipende dall’orientamento sessuale: ciò nondimeno, è qualcosa che senti dentro. Sport al massimo livello e identità di genere sono stati alla ribalta ieri, alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Vince e dice di essere fiero: di essere gay e di essere un campione (guarda il video). “Questa medaglia dimostra che tutto è possibile”, ha dichiarato inoltre Tom Daley, il tuffatore britannico 27enne di Plymouth che ieri ha brillato nel sincronizzato dalla piattaforma di 10 metri, insieme al compagno di squadra Matty Lee (471.81).

Oro alle Olimpiadi: Daley ricorda il coming out

“Ci sono più atleti dichiarati a questi Giochi olimpici rispetto a qualsiasi altro evento olimpico in precedenza. Ho fatto coming out nel 2013 e quando ero più giovane mi sono sempre sentito solo, diverso e inadatto. C’era qualcosa in me che non si sarebbe mai conformato a come la società voleva che fossi. Spero che qualsiasi giovane Lgbt là fuori possa vedere che non importa quanto ti senti solo in questo momento. Non sei solo. Puoi ottenere qualsiasi cosa“.

Daley: “stavo per crollare”

Uno spirito indomito e un fisico perfetto: è un piacere vederlo tuffarsi. Ecco quanto il campione ha detto al Plymouth Herald: “Tutto è andato a posto e abbiamo trovato quel senso di fluidità. Non ci siamo detti molto, sapevamo solo quel che dovevamo fare per portare a termine il lavoro“. E ancora: “Faccio immersioni da 20 anni, questa è la mia quarta Olimpiade. Molte persone mi avrebbero considerato una persona più avanti negli anni. Con il supporto di Matty in questa competizione e il modo in cui ci siamo preparati, quest’anno abbiamo avuto una mentalità inarrestabile. È la prima volta che la penso così, siamo noi quelli da battere. Onestamente non riesco ancora a credere a quello che sta succedendo e soprattutto non pensavo nemmeno che sarei arrivato qui”.