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Lettera dell’Ordine dei Medici di Torino al Governo: “Le parole del papa sull’aborto sono un marchio di infamia”

Pubblicato il 4 Ottobre 2024

Non si placa lo tsunami mediatico provocato dalle parole del papa, che aveva definito l’aborto un omicidio e i medici che lo praticano dei sicari. Parole che a sua tempo provocarono reazioni indignate dal mondo politico e sanitario e ora anche l’Ordine dei Medici di Torino ha voluto far sentire la sua voce inviando una lettera al Governo.

La lettera dell’Ordine dei Medici di Torino

Nella lettera, indirizzata al ministro della Salute Orazio Schillaci e al vicepremier Antonio Tajani, l’Ordine dei Medici ha chiesto al Governo di prendere una posizione forte contro le parole del papa, considerate un marchio di infamia sulla categoria medica, oltre che essere al limite dell’ingerenza nella legittimità di una norma di legge del nostro Stato.

Le reazioni della politica

Dopo le parole del papa è arrivata la reazione da parte del mondo politico, a partire da +Europa, Sinistra Italiana, Cgil nazionale e la Funzione Pubblica Cgil che hanno condannato fermamente le parole del pontefice schierandosi apertamente a favore dei medici.

È intervenuta anche Elly Schlein, segretaria del Pd, che ha ammonito a non criminalizzare chi sta semplicemente adempiendo ad una legge, la 194. L’aborto, ha proseguito la Schlein, è un diritto fondamentale regolato da una legge di Stato, ma in Italia ci sono ancora troppi obiettori di coscienza e poche strutture attrezzate. Ha ribadito il suo sostegno ai medici che attuano la 194, ma anche alle ragazze e alle donne che desiderano accedere al percorso di interruzione volontaria di gravidanza.

Le parole dure di Alexander De Croo

Inevitabilmente le parole del papa hanno fatto il giro del mondo e hanno suscitato la reazione veemente del premier belga Alexander De Croo, che non era stato tenero con il pontefice neanche in occasione della sua recente visita in Belgio. Bergoglio aveva chiesto scusa a nome della Chiesa per gli abusi perpetrati da preti e sacerdoti ai bambini, ma De Croo aveva replicato che non è sufficiente parlarne e che bisogna fare azioni concrete per debellare la piaga della pedofilia dalla Chiesa.

De Croo ha definito le parole del papa sui medici “inaccettabili” e ha riferito di aver convocato il nunzio apostolico per trasmettere il seguente messaggio al pontefice: “Chiedo rispetto per i medici che svolgono il loro lavoro nei limiti del quadro legale e per le donne che devono poter decidere liberamente”.