L’identikit della nuova specie è pubblicato dai ricercatori del Royal Ontario Museum sulla rivista Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences.
La scoperta dimostra in modo inequivocabile che le grandi meduse nuotatrici con un tipico corpo a forma di piattino o campana si erano già evolute più di 500 milioni di anni fa.
Burgessomedusa, in particolare, era capace di nuotare liberamente ed era dotata di tentacoli con cui poteva catturare prede di dimensioni considerevoli, proprio come le meduse moderne.
“Trovare animali così incredibilmente delicati conservati negli strati rocciosi in cima a queste montagne è una scoperta meravigliosa”, commenta Jean-Bernard Caron, paleontologo e co-autore dello studio.
“Burgessomedusa arricchisce la complessità delle reti alimentari del Cambriano” e dimostra che la predazione non era messa in atto solo dai grandi artropodi acquatici come l’anomalocaride.
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