I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato per tentata concussione l’architetto Daniele Inserra, direttore dei lavori del progetto per la realizzazione di 16 posti di terapia intensiva del Policlinico “Martino” di Messina, finanziato dalla Regione Siciliana tramite l’ufficio del commissario delegato per l’emergenza Covid-19.
La Procura distrettuale etnea, che ha coordinato le indagini, lo accusa di avere “chiesto 35mila euro alla ditta incaricata dei lavori, la Leil costruzioni S.r.l. di Partinico (Palermo)”, con “l’implicita minaccia di non approvare un computo metrico relativo ad una variante dei lavori appaltati”.
“Alla ferma opposizione della ditta – come ha ricostruito la Procura di Catania – l’indagato avrebbe proposto di mascherare l’uscita di denaro tramite l’affidamento da parte della ditta di una consulenza inesistente ad un tecnico di sua fiducia”.
L’architetto aveva anticipato che avrebbe firmato la perizia di variante dei lavori lo stesso giorno della firma ditta, dell’incarico al tecnico indicato dall’indagato ma, spiega la Procura di Catania, il giorno in cui Inserra si è recato negli uffici della Leil costruzioni portando la copia dell’incarico peritale già firmato dal professionista di sua fiducia, ha trovato ad attenderlo i carabinieri che lo hanno arrestato. “L’architetto – precisa la Procura – ha ammesso la propria responsabilità per gli addebiti che gli venivano mossi. Il giudice per le indagini preliminari di Catania ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
Foto di repertorio
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