Pubblicato il 14 Marzo 2024
Un’altra, ennesima bruttissima storia di violenza sessuale e di stupro tra giovani. La vittima è una ragazza di 18 anni, mentre il presunto stupratore è un ragazzo di 23 anni. I fatti si sono svolti alla discoteca Tocqueville, in pieno centro a Milano, lo scorso 14 maggio. Dopo lunghi mesi di indagini gli inquirenti hanno metto le manette al 23enne, accusato di violenza sessuale.
Cos’è successo fuori la discoteca?
Secondo le indagini il 23enne aveva abbordato la ragazza in discoteca e, approfittando del fatto che avesse bevuto molto e che fosse poco lucida, l’aveva portata di peso in auto dove si sarebbe consumata la violenza.
Il giovane avrebbe detto al buttafuori che quella ragazza era la sua fidanzata, così l’addetto alla sicurezza lo avrebbe addirittura aiutato a caricarla in auto. Tutto è riportato nelle carte del gip di Milano Mattia Fiorentini nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dopo le indagini coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo e condotte dalla Squadra Mobile.
Le accuse al 23enne
Il giudice ha sottolineato la freddezza del 23enne nell’eseguire la violenza sessuale verso una vittima inerme e in condizioni di inferiorità, dal momento che era sotto l’effetto dell’alcol e quindi non aveva la lucidità per esprimere il suo consenso.
La ragazza ha raccontato di aver incontrato il ragazzo in discoteca e di aver respinto la sua richiesta di seguirlo. I ricordi da allora si sono annebbiati e la ragazza ha detto che faticava a reggersi in piedi, dopodiché il buio totale. Per il 23enne sono scattate le manette.