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Caso migranti, Italia Viva: “Lunedì denunceremo Giorgia Meloni alla Corte dei Conti”

Pubblicato il 19 Ottobre 2024

“Lunedì prossimo presenteremo una denuncia formale alla Corte dei Conti indicando Giorgia Meloni come responsabile dello spreco di denaro pubblico legato allo scandalo del centro migranti in Albania”, così Francesco Bonifazi, deputato di Italia Viva.

“Quello che stiamo vedendo è uno scandalo per le famiglie degli italiani: quei soldi dovevano andare a Carabinieri, sanità, giovani. Non agli spot della Premier”, aggiunge.

Intanto, la motovedetta della guardia costiera italiana con a bordo i 12 migranti è rientrata dall’Albania ed è ormeggiata nel porto di Bari.

Eseguito, quindi, quel che è stato disposto dal Tribunale di Roma, cioè l’immediato ritorno in Italia dei migranti che erano stati trasferiti nel Centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader.

I 7 bengalesi e i 5 egiziani adesso sono nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo del capoluogo pugliese.

“Dare loro da mangiare, dare loro la mano affinché non affondino”, a fare sentire la sua voce è anche Papa Francesco.

“Il migrante, Dio lo ama molto, se ne prende cura. Non possiamo chiudere la porta al migrante. Il migrante deve essere accolto, accompagnato, promosso e integrato”, sottolinea il pontefice in un video inviato al convegno nazionale di Azione Cattolica.

Il tutto mentre lunedì, in Consiglio dei ministri, dovrebbe essere varato un decreto legge sui migranti, che sarebbe operativo dall’indomani.

Lo affermano fonti dell’esecutivo, il veicolo normativo a cui si lavora per la “soluzione” di cui ha parlato ieri la premier Giorgia Meloni dopo la decisione del Tribunale di Roma che non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio in Albania.

Il decreto legge, si apprende, dovrebbe tra l’altro rendere norma primaria l’indicazione dei Paesi sicuri, e non più secondaria, come è, invece, il decreto del ministro degli Esteri, di concerto con quelli di Interno e Giustizia, con cui finora è stato annualmente aggiornato l’elenco.