Pubblicato il 11 Maggio 2024
Le videocamere esterne della stazione Centrale di Milano hanno documentato tutto.
L’ennesima aggressione subita dalle forze dell’ordine, la reazione dell’agente per evitare il peggio, lo sparo.
Nel video diffuso dall’Ansa, ecco i momenti concitati dell’episodio avvenuto il giorno dopo il dramma nella stazione di Lambrate.
Il vice ispettore Christian Di Martino è stato ridotto in fin di vita dalle coltellate di un marocchino che stava tirando pietre contro i passeggeri sui treni, ferendo una donna alla testa.
Questa volta, l’allarme è stato lanciato per un egiziano 36enne che aveva appena rapinato un cittadino marocchino poi ricoverato in ospedale per le conseguenze dell’aggressione subita.
Dopo essere uscito dagli uffici della Polfer, dove era stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, il 36enne ha dato in escandescenze, danneggiando alcune suppellettili.
Ma non basta, all’esterno della stazione, brandendo una fionda rudimentale e un pezzo di marmo che aveva divelto, ha continuato a minacciare i poliziotti.
I poliziotti per proteggersi hanno usato il taser. Il dispositivo non ha sortito l’effetto sperato. A quel punto, dopo l’ennesimo tentativo di scagliarsi contro gli agenti, uno di loro, un 27enne, gli ha sparato colpendolo alla spalla sinistra.
L’aggressore è stato soccorso e portato al Niguarda, dove è stato operato. Il proiettile non ha colpito organi vitali, non in pericolo di vita.
Il pm di turno Rosario Ferracane, visti gli atti, ha denunciato l’egiziano a piede libero per violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
L’agente che ha sparato è indagato per lesioni dolose aggravate, ma la Procura ha già ipotizzato le scriminanti della legittima difesa e dell’uso legittimo di armi.