Cronaca

Milano, il sacrificio di mamma Rocio: così ha salvato i gemellini dal tir assassino

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Prima di morire ha spinto via il passeggino per salvare i suoi piccolini dalla stessa, tragica fine. E’ l’atto eroico della madre travolta e uccisa da un tir al Portello di Milano che emerge dal racconto dei testimoni.

I gemellini sono sopravvissuti grazie alla loro mamma, capace di metterli in salvo prima che venisse travolta dal mezzo pesante che non ha dato la precedenza ai pedoni mentre svoltava a destra all’incrocio tra viale Scarampo e viale Serra.

Nella mestizia più profonda splende adesso la stella di Rocio Espinoza Romero, la mamma 34enne di origine peruviane protagonista dell’estremo sacrificio.

Emergono sempre più dettagli su quel che è successo la maledetta mattina di ieri, quando Rocio era uscita di casa per godersi una passeggiata con i figli ma è rimasta senza vita sull’asfalto, trascinata cinque metri oltre il luogo dell’impatto, delle strisce pedonali, mentre il passeggino che spingeva si è ribaltato e i due bimbi sono finiti a terra, con accanto la nonna sotto shock.

I piccolini, usciti miracolosamente illesi dall’incidente, sono stati portati poi in ospedale con lievi escoriazioni.

Un giorno scopriranno quanto è stato potente l’amore della loro mamma per i suoi figli, più potente della paura, del terrore, dell’istinto di mettersi in salvo.

L’opposto della misera umana dell’assassino, dell’autista del tir, un 24enne, che si è dato alla fuga, per poi essere rintracciato ore dopo dalle forze dell’ordine ad Arluno, Milano, mentre lavora in una cava ed è stato arrestato per omicidio stradale aggravato dalla fuga.

Alzando le mani e sbracciandosi, Rocio avrebbe cercato di fermare l’autista: lo ha messo a verbale un testimone oculare. 

Il camionista è risultato negativo all’alcol test mentre si attendono gli esiti dei test tossicologici nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Paola Biondolillo e dal procuratore Marcello Viola. Il mezzo risulta in regola con l’ordinanza che impone una particolare strumentazione per evitare il cosiddetto angolo cieco, ovvero quell’istante in cui il conducente di un mezzo pesante non si può avvedere se ha qualcuno a fianco mentre svolta.

La dinamica della tragedia che ha visto vittima la madre peruviana sarà ricostruita in base a consulenze tecniche sul mezzo sotto sequestro e con l’analisi delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la tragedia. Il camion arrivava da fuori città e aveva anch’esso il semaforo verde ma, svoltando, doveva dare la precedenza ai pedoni.

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Redazione Nazionale

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