Pubblicato il 19 Marzo 2025
La pm di Milano, Alessia Menegazzo, ha richiesto una condanna a 10 anni e 4 mesi di reclusione per un medico accusato di violenza sessuale aggravata su nove giovani pazienti. Il processo, che si svolge con rito abbreviato, è attualmente in corso davanti al giudice per l’udienza preliminare Luigi Iannelli.
Le accuse: abusi tra Milano e Lodi
Secondo l’accusa, il medico, all’epoca attivo come guardia medica tra Milano e Lodi, avrebbe approfittato delle pazienti durante le visite, utilizzando “metodi fraudolenti e repentini” per vincere la loro resistenza. Questa ricostruzione emerge dagli atti del giudice per le indagini preliminari Cristian Mariani.
Le presunte vittime, ascoltate lo scorso luglio in un incidente probatorio, hanno confermato e dettagliato gli episodi di violenza. Negli atti processuali, il medico, 41 anni, viene descritto come “un violentatore seriale privo di freni inibitori”. Oltre agli abusi, l’uomo è accusato anche di falso, per aver modificato certificati medici delle sue pazienti al fine di coprire le violenze.
Le testimonianze delle vittime
Una delle donne ha raccontato che, durante una visita domiciliare, il medico le avrebbe ordinato di abbassare pantaloni e slip, praticandole un’iniezione sul gluteo, per poi toccarla nelle parti intime senza preavviso e senza consenso. Nonostante i ripetuti tentativi della paziente di respingerlo, il medico si sarebbe fermato solo quando la donna ha iniziato a vomitare.
Successivamente, nel referto medico, l’uomo avrebbe riportato la presenza di “perdite vaginali e dolore genitale”, nel tentativo di giustificare le violenze commesse. Proprio per questa alterazione dei certificati, oltre alle accuse di violenza sessuale, dovrà rispondere anche di falso in atto pubblico.