Pubblicato il 4 Gennaio 2023
“Avevo un’antipatia per piccole incomprensioni lavorative. Riattaccavo dopo che alzavano la cornetta e poi ho iniziato a fare anche pernacchie”.
Si è giustificata una donna condannata anche per molestie.
Ma le pernacchie le costeranno care, carissime…
A Milano la stalker dovrà risarcire per 41mila euro una collega di lavoro per aver telefonato anonimamente, per tre anni, nel cuore della notte causando, all’intera famiglia della vittima, forte ansia e stress.
Le telefonate sono andate avanti dal febbraio 2006 a settembre 2009, per stessa ammissione dell’imputata, condannata anche per lesioni personali dolosi.
La donna davanti al giudice ha cercato di discolparsi ammettendo di non aver capito la gravità dei suoi comportamenti e ricordando che la famiglia avrebbe sempre potuto staccare il telefono per non essere più disturbata.
Giustificazione che non ha auto alcun effetto positivo sulla corte…