Pubblicato il 26 Novembre 2024
Notte di follia e terrore a Corvetto, quartiere periferico di Milano, dove oltre 100 giovani sono scesi in strada per protestare contro le forze dell’ordine dopo la morte di Ramy Elgaml, 19enne morto in un incidente stradale dopo un inseguimento dei carabinieri. Secondo una primaria ricostruzione il 19enne era a bordo di uno scooter guidato da un 22enne, che non si sarebbe fermato all’alt dei carabinieri e per questo motivo è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e indagato a piede libero per omicidio stradale. Nella fuga lo scooter avrebbe perso aderenza con l’asfalto finendo la sua corsa contro un muretto, mentre l’auto dei carabinieri sarebbe andata a sbattere contro un semaforo.
I roghi e gli insulti contro le forze dell’ordine
La tensione ha iniziato a salire nel pomeriggio di lunedì 25 novembre, quando diversi residenti della zona, dove abitava la vittima, si sono radunati tra via Ripamonte e via Quaranta, luogo dove si è verificato il tragico impatto. Sono stati appiccati roghi per strada tra via dei Cinquecento e via dei Panigarola e sono stati lanciati dei petardi.
Verso le 22:30 il gruppo contava una settantina di persone che sono diventate 100 nel giro di poco tempo. Si trattava per lo più di italiani di seconda generazione, che hanno iniziato a inneggiare slogan contro le forze dell’ordine, svuotato alcuni estintori e lanciato delle bottiglie. In una situazione di tensione crescente, durante la quale sono stati esplosi anche dei petardi, sono stati srotolati degli striscioni con frasi del tipo “Verità per Ramy” e “Non condannate un innocente”.
La situazione ha rischiato seriamente di degenerare quando il lancio di petardi ha proseguito in via Omero, costringendo i poliziotti a lanciare dei lacrimogeni per disperdere i presenti, che nel frattempo avevano acceso altre masserizie per strada e acceso altri piccoli roghi. A fare le spese della rabbia dei residenti la pensilina di un fermata dell’Atm, che è stata vandalizzata, e un bus della linea 93 fermo e distrutto in via Omero. Da anni Corvetto è un quartiere problematico di Milano, dove dilagano fenomeni come il degrado e l’abusivismo e dove già in passato c’erano state tensioni e manifestazioni contro le forze dell’ordine.