Pubblicato il 1 Ottobre 2024
Due ex agenti della polizia locale di Milano vendevano e falsificavano pass per i parcheggi in città e per questo motivo sono stati condannati dalla Corte dei Conti a pagare 15.000 euro a testa. Nel mirino della giustizia ci sono finiti altri due ex vigili che, tramite il rito abbreviato, erano stati condannati a pagare 8.750 euro a testa per il danno d’immagine provocato al Comune di Milano.
Pass falsi e multe cancellate
I 4 ex vigili, come riportato dal Corriere della Sera, erano già stati condannati in via definita dalla Suprema Corte di Cassazione a pene che arrivavano fino a 6 anni e 5 mesi. L’inchiesta partì nel 2009, quando alcuni dirigenti della polizia locale si resero conto che era stato emesso un numero sospetto di pass per i parcheggi gratis. Le indagini hanno così permesso di risalire a 7 vigili urbani e vari commercianti e professionisti, coinvolti nella compravendita di pass fasulli.
Uno degli agenti condannato aveva svelato che, per ottenere pass falsi, aveva usato gli strumenti dell’ufficio permessi e un software “parallelo”, mentre un altro trattava direttamente il prezzo con i “clienti” che poteva oscillare tra i 70 e i 150 euro. Come se non bastasse è stato scoperto che alcuni vigili cancellavano le multe dietro pagamenti, a volte anche sotto forma di frutta e verdura.
Gli ex agenti di polizia locale, oltre alla condanna in sede penale, sono stati ritenuti responsabili anche di danno d’immagine al Comune di Milano e così due di loro devono pagare 8.750 euro, come stabilito dal rito abbreviato, e altri due sono stati condannati dalla Corte dei Conti a pagare 15.000 euro a testa.