Milazzo, autopsia sul corpo di Aurelio Visalli

La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha disposto l’autopsia sul corpo di Aurelio Visalli, il sottoufficiale della Guardia Costiera che ha perso la vita dopo essersi tuffato in mare a Milazzo per salvare due ragazzi, in particolare un quindicenne in difficoltà. Rimasto disperso per quasi 24 ore, Visalli, sposato con due figli e residente a Venetico, nel Messinese, è stato ritrovato senza vita nella mattina di domenica. L’autopsia appare necessaria per chiarire ogni aspetto relativo alla morte. In primo piano anche le indagini, da parte della magistratura di Barcellona con il procuratore capo Emanuele Crescenti, per verificare le condizioni sul piano della sicurezza e le caratteristiche dell’intervento.

Il sottoufficiale della Guardia Costiera, assieme ad altri suoi colleghi, è intervenuto tra le onde alte circa 7 metri, sabato intorno alle 12.30, ma le condizioni del mare non hanno consentito di recuperarlo. Niente da fare, a causa delle onde, nemmeno per un rimorchiatore.

Al Comune di Milazzo è stata allestita domenica la camera ardente, nell’aula consiliare. Aurelio Visalli è stato ricordato ieri dal presidente del Consiglio Conte, dal ministro degli Esteri Di Maio, della Difesa Guerrini, dell’Interno Lamorgese, dal presidente della Regione Siciliana Musumeci e dal sindaco di Palermo Orlando, tra gli altri.

Erano due i bagnanti giovanissimi che, lungo il litorale di Milazzo, avevano sfidato l’allerta meteo e, per salvare soprattutto un quindicenne, è stato necessario un intervento degli uomini della Capitaneria di Porto, che non sono però riusciti a recuperare il loro collega.

“Sinceri e profondi sentimenti di cordoglio, anche a nome della comunità isolana”, ha voluto esprimere il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ai familiari del sottufficiale della Capitaneria di porto, “Il gesto di altruismo compiuto dal coraggioso militare, fino al sacrificio della propria vita – ha aggiunto il governatore – fa del povero Visalli un esempio di eroismo di cui tutti dobbiamo avvertire l’orgoglio, rendendo doveroso omaggio alla sua memoria”.