Pubblicato il 30 Aprile 2024
Una ricca ereditiera, l’autista, il sequestro e una ricchissima eredità in gioco: ci sarebbero tutti gli elementi per un romanzo giallo, ma quanto successo in Brasile, nel lussuoso e distinto quartiere di Copacabana a Rio de Janeiro, è tutto vero.
La ricca ereditiera è l’88enne Regina Lemos Gonçalves, mentre l’autista privato sul quale pendono accuse pesanti è il 53enne José Marcos Chaves Ribeiro.
Il sequestro
Come riportato dal quotidiano brasiliano O Globo la donna ha accusato il suo autista privato Chaves Ribeiro di averla tenuta segregata contro la sua volontà in casa per 10 anni, durante i quali le avrebbe fatto perdere oltre 30 chili e sperperato il suo ricchissimo patrimonio stimato in diversi milioni di dollari.
Regina in effetti è scomparsa misteriosamente da oltre 10 anni dalla vita pubblica, circostanza che aveva insospettito e preoccupato non poco amici e parenti. Una denuncia anonima ha così portato alla scoperta di una brutta storia con accuse pesanti di isolamento e manipolazione verso l’autista. Tutto per una ricchissima eredità, che comprendeva beni di inestimabile valore e gioielli di lusso.
L’eredità
Tutta la storia ruota intorno all’eredità di circa 500 milioni di dollari passati a Regina dopo la morte del marito Nestor Gonçalves, proprietario della Copag, una nota azienda brasiliana famosa per la produzione di carte da gioco plastificate per il poker e per il bridge dal 1908.
L’88enne il 2 gennaio 2024 è riuscita a fuggire e ha trovato riparo a casa del fratello, come confermato da diversi quotidiani esteri. Da lì sarebbero partite le indagini che hanno coinvolto il suo autista, che l’avrebbe manipolata e raggirata.
Si parla anche di una presunta unione civile risalente al 2021 tra Regina e il suo presunto carceriere, al quale sarebbe stato concesso il diritto di gestire l’intero patrimonio in caso di morte o di incapacità mentale della ricca ereditiera.
Da mesi sta infuriando la battaglia legale tra Chaves Ribeiro e Regina che sta appassionando i media locali e che ha sconvolto il mondo dell’alta società brasiliana. Intanto un tribunale locale ha emesso un divieto di avvicinamento verso l’88enne nei confronti dell’autista che, nonostante la gravità delle accuse, paradossalmente risulta essere ancora il controllore dei beni dell’ereditiera.