Pubblicato il 7 Febbraio 2023
La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di indagini a carico di un 50enne indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, ha richiesto e ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Gravina di Catania (CT) che lo hanno rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza.
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio dell’indagato, hanno fatto luce sulle condotte abituali e reiterate, poste in essere dall’uomo nei confronti di entrambi gli anziani genitori conviventi, consistite in maltrattamenti fisici e psicologici sovente compiute, per futili motivi, sotto l’abuso di sostanze stupefacenti e alcoliche.
Il 50enne, dall’inizio del 2020 e fino al novembre 2022, avrebbe tenuto un atteggiamento aggressivo, minaccioso e prevaricante nei confronti dei genitori ultra ottantenni, aggredendoli regolarmente con percosse e schiaffi, ingiuriandoli e minacciandoli con cadenza quotidiana. Nel corso degli anni i genitori, probabilmente nel tentativo di proteggere il figlio, non avevano mai presentato denuncia fino al verificarsi di due gravi episodi che sarebbero avvenuti, di recente, nel novembre 2022. In particolare il 1° di novembre il fratello 56enne impediva al 50enne di ritirare la sostanza stupefacente, consegnata da uno spacciatore, nell’abitazione dei genitori a Gravina di Catania.
Tra i due fratelli sarebbe insorta una lite nel corso della quale si sarebbero frapposti i genitori e, nella circostanza, l’indagato avrebbe spinto il padre facendolo sbattere contro una stufa, mentre la madre sarebbe stata colpita così violentemente a una guancia con uno schiaffo che gli sarebbero volati gli occhiali da vista a terra. L’indomani il 50enne avrebbe aggredito nuovamente la madre che, riversa a faccia in giù sul pavimento tra la cucina e il corridoio, sarebbe stata soccorsa dal marito il quale, dopo aver udito il tonfo causato dalla caduta, sarebbe stato richiamato successivamente dalle urla di dolore della donna.
L’anziana madre, che a seguito della predetta aggressione fisica riportava diverse fratture alle ossa del naso, alla rotula sinistra, alla caviglia e alla mano destra nonché alcune lacerazioni, il personale medico la giudicava guaribile con una prognosi di 30 giorni. I rapporti di tensione tra il 50enne e i familiari si sarebbero ulteriormente esacerbati anche a valle di un ricovero dell’indagato nel reparto di psichiatria. L’uomo, difatti, immediatamente dopo le dimissioni dal Dipartimento di Salute Mentale, si sarebbe presentato nell’abitazione degli anziani genitori e, pretendendo di entrare, avrebbe preso a calci la porta d’ingresso minacciandoli.