Pubblicato il 19 Aprile 2024
Una ragazzina minorenne di origine siriana, ad appena 17 anni, ha già vissuto l’inferno. Era fuggita dalla guerra in Siria insieme alla sua famiglia per rifugiarsi in Turchia, ma dopo il devastante terremoto del 2023 partì con i familiari in cerca di una vita migliore nei paesi dell’Unione Europea. Proprio durante il viaggio della speranza è successo di tutto: è stata separata dalla famiglia, sequestrata, violentata e maltratta da due uomini, un pakistano e un afghano, entrambi arrestati con l’accusa di estorsione, violenza sessuale, lesioni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Un mandato d’arresto è stato emanato anche nei confronti di una donna albanese, ricercata per lo stesso reato, ma non è stata rintracciata ancora.
Il rapimento
La minorenne stava viaggiando verso la Germania insieme al padre, alla madre, alla nonna e al fratello, quando è finita nelle mani dei trafficanti. Arrivati in Slovenia, i trafficanti hanno separato le donne, lasciate in una casa di campagna a Reggio Emilia, dagli uomini che invece sono stati abbandonati vicino Udine.
La ragazza poi è stata portata in un altro luogo, dove è stata violentata e maltrattata, con tanto di frattura al braccio, e i familiari sono stati costretti a pagare un riscatto per liberarla.
La minorenne è stata ritrovata a Lodi lo scorso 30 maggio da un benzinaio in un’area di servizio e così sono partire le indagini coordinate dalla Procura di Lodi e dalla Procura della Direzione distrettuale antimafia di Bologna che hanno consentito di arrestare i due uomini.
Le indagini hanno permesso di ritrovare anche le sue Mercedes usate per portare la famiglia in Italia: uno dei due trafficanti era in Croazia, mentre l’altro è stato fermato a Modena dalla polizia durante un controllo.