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Miryam Viglianisi

Miryam Viglianisi: la 22enne che ha sfregiato la compagna dell’ex evade due volte dai domiciliari

Pubblicato il 16 Novembre 2023

Lei ha sfregiato la nuova compagna dell’ex ed è evasa dai domiciliari, lui ha estorto soldi a un uomo che non l’ha voluta assumere come collaboratrice domestica.

I carabinieri della Stazione di Vimodrone, nei giorni scorsi, hanno arrestato due conviventi, 26 anni lui, 21 lei, Miryam Viglianisi.

Lo scorso ottobre il 26enne si era presentato a casa di un 52enne del posto che poco prima si era rifiutato di assumere la Viglianisi come collaboratrice domestica e si era fatto dare 6000 euro oltre alla macchina, obbligando l’uomo a versare anche 590 euro per il passaggio di proprietà.

Il secondo provvedimento dei Carabinieri di Vimodrone è stato eseguito a carico della Viglianisi per atti persecutori e lesioni aggravate.

La 22enne è ritenuta responsabile di aver molestato più volte, la scorsa estate, una 30enne che aveva una relazione sentimentale con il suo ex compagno, con cui ha un figlio. Myriam Viglianisi lo scorso luglio aveva dato appuntamento alla donna, dicendole di voler appianare delle divergenze e poi l’aveva colpita con una bottiglia di vetro alla testa e, quando era a terra, l’aveva ferita con un taglierino sul corpo e sul viso.

In un’altra circostanza, vedendola in bicicletta, aveva spinto la 30enne violentemente, facendola cadere.

La 23enne, agli arresti domiciliari, qualche giorno fa è stata trovata nascosta in un furgone, ed è stata arrestata per evasione.

Sottoposta alla prima misura cautelare a seguito dell’aggressione di luglio, aveva violato il dispositivo una prima volta, rendendo necessaria l’applicazione del braccialetto elettronico.

Domenica scorsa, quindi, è stata di nuovo sorpresa fuori da casa, nascosta nel retro di un furgone nel milanese, e nuovamente arrestata.

Le indagini sono coordinate dal pm di Monza Salvatore Bellomo e i carabinieri stanno ora ricostruendo i spostamenti della 22enne, per capire dove stesse andando.

L’autorità giudiziaria ora deciderà se per lei debba scattare la custodia cautelare in carcere essendo la seconda volta che non rispetta le restrizioni prescritte.