L’esercito di Kiev continua a riconquistare territori, ma l’esercito russo ha reagito lanciando alle prime luci dell’alba 8 missili su Zaporizhzhia, dove è presente la centrale nucleare ricollegata alla rete elettrica lo scorso 16 settembre.
La notizia è stata data sui social da Oleksandr Starukh, il quale ha scritto che uno dei razzi sparati da Mosca ha colpito il centro regionale di Zaporizhzhia, ma al momento non è noto se ci sono vittime o feriti.
Secondo una nota della compagnia nucleare statale ucraina Energoatom, riportata da Espreso Tv, questo non sarebbe stato l’unico attacco russo che avrebbe lanciato un altro missile poco dopo la mezzanotte nella zona industriale della centrale nucleare ucraina di Pivdennoukrainsk, nella regione meridionale di Mykolaiv, ad appena 300 metri dai reattori nucleari.
Energoatom ha fatto sapere che l’onda d’urto ha danneggiato gli edifici della centrale, ma non si registrano vittime tra il personale.
Intanto l’Ucraina prosegue nella sua controffensiva: sono 21 gli attacchi aerei dell’aviazione delle Forze armate ucraine su posizioni russe, che hanno colpito 16 aree di concentrazione delle truppe della Federazione e 5 posizioni di sistemi di difesa aerea, secondo quanto comunicato dall’ultimo rapporto dello Stato Maggiore.
“I russi – dichiara la nota dello Stato Maggiore – non smettono di colpire le abitazioni civili e le infrastrutture, violando le norma del diritto internazionale umanitario, le leggi e le consuetudini di guerra”.
Dopo aver elencato gli attacchi russi e le città ucraine colpite, il rapporto conclude con un monito a tutta la popolazione: “Permane la minaccia di attacchi aerei e missilistici in tutto il territorio ucraino”.
Lo Stato Maggiore di Kiev, su Facebook, ha rilasciato un’altra comunicazione clamorosa: la Russia avrebbe inviato in Ucraina 400 detenuti per rinfoltire le unità russe. “Una decisione – secondo quanto si legge nella nota – presa a causa della mancanza di personale militare tra le truppe della Federazione”.
Una notizia che fa il paio con la richiesta agli insegnanti russi di tagliarsi lo stipendio e devolvere una parte ai soldati, che evidenzierebbe la grave difficoltà in cui si trova l’esercito di Putin.
Sulla situazione in Ucraina resta vigile Biden, che ha avvertito Putin di non usare armi nucleari altrimenti le reazioni sarebbero consequenziali. Il presidente statunitense è stato durissimo contro la Russia in un’intervista a 60 Minutes: “L’Ucraina sta sconfiggendo la Russia ma non sta ancora vincendo. Quello che ha fatto Vladimir Putin in Ucraina è vergognoso con gli attacchi a scuole e ospedali, è oltraggioso”.
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