Pubblicato il 10 Ottobre 2022
Dopo l’incendio del ponte di Crimea, snodo vitale per la Russia, è arrivata violenta e furiosa la “vendetta” di Putin che attribuisce l’attacco proprio agli ucraini.
Questa mattina su Kiev, ma anche su altre città come Dnipro, si è abbattuta una pioggia di missili che avrebbe provocato almeno 5 morti, anche se il bilancio è ancora provvisorio e potrebbe essere molto più grave.
Explosion near the pedestrian bridge in the center of Kyiv pic.twitter.com/dbNbisnAyt
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) October 10, 2022
Bombe su Kiev e su altre città ucraine: “Allarme aereo su tutta l’Ucraina”
Dal centro di Kiev, come dimostrano le immagini girate da un automobilista, si sono alzate alte colonne di fumo e le stazioni delle metropolitane sono state adibite a rifugi per i cittadini.
Il presidente Zelensky, dal suo profilo social di Facebook, ha scritto che “c’è un allarme aereo in tutta l’Ucraina”, non solo a Kiev e Dnipro. Si sono infatti registrate esplosioni in tante zone dell’Ucraina: Zhytomyr, Ternopil, Leopoli e Khmelnitsky.
La vendetta della Russia: “Annienteremo i terroristi”
Una reazione forte e veemente della Russia, proprio nel momento in cui l’esercito ucraino è passato al contrattacco, grazie anche al supporto delle armi fornite dalla Nato.
L’attacco alle varie città ucraine segue quello a Zaporizhzhia, dove pure si sono registrati morti e feriti. Dopo l’incendio del ponte di Crimea Putin aveva promesso una pronta reazione e anche il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev hanno annunciato con parole di fuoco: “La risposta della Russia all’atto terroristico compiuto dallo Stato fallito dell’Ucraina colpendo il ponte di Crimea è la distruzione diretta dei terroristi”.
President @ZelenskyyUa published a video with the aftermath of the attack on Kyiv. pic.twitter.com/iwLdDHkUmg
— Anton Gerashchenko (@Gerashchenko_en) October 10, 2022