Almeno diciassette missionari americani sono stati rapiti sabato a Port-au-Prince, la capitale di Haiti, da un non specificato gruppo armato. Della vicenda non si sa ancora molto, ma secondo le autorità haitiane, che hanno parlato con i giornali statunitensi, i missionari (tra cui ci sarebbero alcuni bambini) sarebbero stati rapiti lungo la strada che porta all’aeroporto della capitale, dopo essere partiti in pullman da un orfanotrofio locale.
Haiti, che è il paese più povero delle Americhe e uno dei più poveri del mondo, si trova in uno stato di crisi e di forte instabilità da molto tempo. Ad agosto il paese era stato colpito da un violento terremoto che aveva peggiorato ulteriormente le sue condizioni già precarie. Circa un mese prima, inoltre, il presidente Jovenel Moïse era stato assassinato da un gruppo armato mentre si trovava nella sua residenza a Port-au-Prince. L’omicidio aveva causato gravi violenze in tutto il paese, che ancora non sono finite del tutto.
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