Pubblicato il 18 Dicembre 2021
A quasi 2 anni dall’esplosione della Pandemia legata al Coronavirus, il turismo continua a subire colpi pesanti e, dopo quelli inferti alle vacanze natalizie di un anno fa, il problema si ripropone anche in una stagione che si pensava potesse subire meno contraccolpi. Lo ammette con non poche recriminazioni, all’agenzia Agi, il presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce, Giovanni Serafino: “In Puglia, metà delle prenotazioni turistiche per il periodo natalizio sono state cancellate per effetto delle ultime misure di contenimento del Covid varate dal governo”.
Serafino poi rincara la dose e sottolinea: “A pagare le conseguenze di una misura che riteniamo troppo severa sono tutte le località turistiche pugliesi che hanno già subito l’annullamento del cinquanta per cento delle prenotazioni, soprattutto per Capodanno. A scoraggiare i turisti è l’obbligo del tampone con il rischio di dover restare in quarantena in caso si positività. Si tratta di una misura abnorme che sta mettendo in ginocchio il nostro settore, dalla provincia di Foggia al Salento. Si lamentano gli operatori del Gargano, della Valle d’Itria e della penisola salentina che si sono anche impegnati con il personale sottoscrivendo contratti che non saranno in grado di onorare. Per non parlare degli anticipi che erano stati versati per le prenotazioni. Monopoli, Alberobello, Ostuni, Lecce, Gallipoli, Otranto -conclude Giovanni Serafino- lamentano numerose disdette. Un duro colpo per la nostra economia”.