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fiamme

Modena, investe e uccide un’anziana, poi simula un incidente contro un muro

Pubblicato il 25 Gennaio 2025

È finito in manette un 41enne che avrebbe travolto e ucciso un’82enne a Concordia il 16 gennaio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Modena l’uomo, dopo l’investimento, si sarebbe allontanato senza prestare soccorso per poi denunciare un finto incidente alla società che aveva affittato il furgone, sostenendo di essere finito contro un muretto a causa del ghiaccio. Il 41enne è accusato di omicidio stradale aggravato dalla fuga ed era già in affidamento di prova dopo una condanna di spendita di monete false e ricettazione.

La ricostruzione dell’incidente

Il 16 gennaio era stata ritrovata morta sul bordo della provinciale per Novi una donna da un vicino di casa e subito sono scattate le indagini. I carabinieri vicino al cadavere della donna avevano trovato pezzi di plastica, presumibilmente quelli di un veicolo. La svolta è arrivata grazie alla testimonianza di un automobilista che, una volta appresa la tragica notizia della morte della donna, si è rivolto agli inquirenti spiegando che quel giorno era stato sorpasso da un furgoncino a velocità sostenuta che poi aveva bruscamente frenato accostando, in un orario e in un luogo compatibile con l’investimento della donna.

I carabinieri, grazie alla testimonianza dell’uomo e alla visione delle immagini di sorveglianza della zona, hanno individuato un furgone bianco, affittato ad una società commerciale e individuato poi in un parcheggio a Mirandola, posteggiato in modo tale da nascondere i segni dell’incidente. La Procura ha disposto il sequestro del mezzo e i titolari della società, non trovandolo nel parcheggio, hanno denunciato il furto il 20 gennaio.

Si è poi scoperto che il furgone era guidato da un 41enne, che aveva denunciato alla società un falso incidente risalente al 17 gennaio. Un racconto che però è stato smentito dalle videocamere di sorveglianza, che hanno ripreso il veicolo danneggiato pochi minuti dopo l’investimento della donna, quindi prima rispetto alla denuncia dell’incidente dell’uomo.

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